GIUDICE DI PACE: LA STORIA INFINITA, FORSE A LIETO FINE, DEI RIPENSAMENTI DELL’UNIONE DEI COMUNI.

Con la delibera di Giunta dell’Unione dei Comuni della Valtiberina n. 128 del 15.12.2016, ci pare il caso di dire che, a questo punto, le assurde vicende verificatesi in questi ultimi mesi sulla questione della riapertura dell’Ufficio del Giudice di Pace di Vallata, sembrano avere – fortunatamente – un faticoso lieto fine, grazie all’intervento tempestivo del Partito Democratico di Sansepolcro e Anghiari.

Senza dubbio, va detto, che su questa faccenda la politica dell’Unione dei Comuni e dei singoli Comuni (in particolare di alcuni) che la compongono, ha innegabilmente fatto la sua parte per complicare le cose e far comunque slittare nel tempo la riapertura di un Ufficio Giudiziario importante per la nostra realtà, precedentemente soppresso.

Andando in ordine cronologico, dopo la soppressione dell’Ufficio del Giudice di Pace di Sansepolcro avvenuta nel 2012 su iniziativa dell’allora Governo Monti, veniva intrapreso dall’Unione dei Comuni un percorso rivolto alla riapertura del predetto Ufficio. Riapertura divenuta possibile grazie al D.M. 27.05.2016 avente ad oggetto il ripristino dell’Ufficio del Giudice di Pace di Sansepolcro a partire dal gennaio 2017.

I due Comuni più grandi, Sansepolcro ed Anghiari presero l’impegno di mettere a disposizione un dipendente ciascuno da destinare all’Ufficio Giudiziario. A tale proposito, le due unità del personale individuate, nel corso del 2016, effettuarono il relativo tirocinio formativo presso il Giudice di Pace di Arezzo.

Tutti i Comuni dell’Unione assunsero, quindi, l’impegno di sostenere tale riapertura che, ripristinando sul territorio un importante servizio per la cittadinanza, avrebbe evitato all’utenza quello che succede oggi: doversi recare ogni volta ad Arezzo per le questioni di competenza di tale organo giudiziario.

Con la recente delibera di Giunta n. 104 dell’11.10.2016, l’Unione dei Comuni tornerà però sui propri passi dichiarandosi improvvisamente impossibilitata a sostenere i costi della riapertura in oggetto di fatto revocata. Sarà poi appurato che ad innescare tale inversione di marcia sarà il Comune di Anghiari che,inaspettatamente, lamentando carenza di personale, ritirerà la propria disponibilità a mettere a disposizione il proprio peraltro dipendente già formato. Tale dietro-front del Comune di Anghiari, provocherà un ripensamento generale anche di tutti gli altri Comuni dell’Unione ed una “rinuncia” alla riapertura dell’Ufficio Giudiziario.

Con l’interrogazione presentata a novembre 2016 dai Consiglieri del PD di Sansepolcro ed Anghiari, Marcello Polverini e Lara Chiarini, il PD di zona, criticando fortemente la non volontà dell’Unione dei Comuni di riaprire l’Ufficio del Giudice di Pace, ha iniziato e portato avanti la propria battaglia politica per il ripristino di tale importante servizio, anche in considerazione del fatto che dal prossimo anno, tale organo giudiziario vedrà ampliate le proprie competenze sia in materia civile che penale.

La battaglia del PD locale riesce ad ottenere un esito positivo poiché con la delibera di Giunta dell’Unione dei Comuni n. 128 del 15.12.2016, viene revocata la precedente delibera n. 104 e, quindi, deciso di ripristinare l’Ufficio del Giudice di Pace di zona con previsione di riapertura entro 6 mesi dal 2.01.2017.

Se da un lato il PD di zona non può che esprimere la propria soddisfazione per il risultato ottenuto, dall’altro non può che mettere in evidenza come questa vicenda abbia semplicemente dell’assurdo.

In primis non si può non sottolineare l’irresponsabile quanto sciagurata retromarcia del Comune di Anghiari rispetto agli impegni precedentemente presi. Pur prendendo atto della disponibilità del Comune di Sansepolcro di accollarsi in via provvisoria tutti i costi, non si può che rimanere sorpresi anche della condotta tenuta dall’Amministrazione biturgense chesenza porsi troppi problemi aderiva alla delibera di revoca della riapertura dell’Ufficio dell’11.10.2016, per poi tornare sui propri passi solo a seguito delle proteste formulate oltre che a livello politico anche da una parte dell’Associazione Avvocati della Valtiberina che tanto si è adoperata per il ripristino del Servizio.

La nostra critica va in ogni casoall’operato dell’Unione dei Comuni che, in tale circostanza, ha gestito in maniera insensata tutta la vicenda, rischiando di privare definitivamente la nostra Vallatadella possibilità di riattivare in zona un Servizio essenziale, uno dei tanti ormai accentrati in provincia ed allontanati dalla cittadinanza della Valtiberina sempre più isolata e lontana dai centri decisionali e dai servizi principali.

A questo punto, ci auguriamo davvero che la politica dell’Unione sia quella di tutelare questo territorio evitandone la marginalizzazione e che l’Ufficio del Giudice di Pace di Sansepolcro sia al più presto riaperto.

Il PD della Valtiberina