IL NOSTRO BORGO, DUE ANNI DOPO. Lentezza, immobilismo e mancanza di iniziativa, un esempio su tutti: la Palestra della Collodi.

Dopo due anni di amministrazione Cornioli, a Sansepolcro nulla si è mosso. Per tutti oramai è evidente una situazione di grande immobilismo e, quasi a metà mandato, gli alibi non valgono più.  Dei grandi cambiamenti sbandierati in ogni dove dall’onnipresente Sindaco non c’è traccia. Neanche l’eredità di un progetto completamente finanziato come il secondo ponte sul Tevere è stata sfruttata. “Questa Amministrazione ha avuto la fortuna di trovare già pronte e finanziate progettualità importanti che la Città aspettava da decenni e sta perdendo tempo in un immobilismo che ormai lascia pochi dubbi” commenta il Capo-Gruppo PD Andrea Laurenzi “Dal loro insediamento sono passati più di due anni e hanno già sforato di quasi due anni i tempi di realizzazione del secondo ponte per incapacità e lentezza. Non si intravede nessun nuovo progetto innovativo, o una visione chiara sullo sviluppo futuro della nostra città, è un’amministrazione che fa una gestione alla giornata, cercando magari di accontentare con qualche lavoretto a macchia di leopardo. L’unica volta che ricordiamo un intervento tempestivo è stato per ferire la città con il taglio immotivato e brutale di tre piante secolari.”. “L’emblema del loro immobilismo e della mancanza di iniziativa è la palestra della Scuola Collodi. Vi chiedo di fare un giro al Campaccio per rendervi conto di persona dello stato di degrado in cui versa una zona che è stata oggetto di una importante riqualificazione. Manca solo la risistemazione della palestra, ma l’amministrazione per il terzo anno scolastico consecutivo non ha neanche avviato la fase progettuale accampando scuse e l’annosa mancanza di soldi, che per magia si materializzano per un arredo urbano in Piazza Torre di Berta perlomeno discutibile. Se dopo oltre due anni non si è in grado di trovare risorse per obiettivi da tutti ritenuti importanti è bene porsi delle domande, in un tempo in cui i cittadini non accettano più le colpe date ad altri ma pretendono assunzioni di responsabilità.”