Più progettualità e meno improvvisazione Chiediamo in Consiglio Comunale il ritiro del “gazebo di Piazza”

Con la fine delle feste del Palio della Balestra dovrebbero iniziare, nelle intenzioni manifestate dall’amministrazione comunale, i lavori per la collocazione dell’arredo di Piazza Torre di Berta, ovvero il “gazebo” del Cornioli come è stato ribattezzato dai cittadini. Una struttura dotata di panchine e fioriere che dovrebbe rimandare all’idea della Torre, minata dai tedeschi in ritirata, per un costo di 62.000 euro (12.000 del Comune e 50.000 attraverso un bando GAL del Consorzio Appennino Aretino). L’amministrazione, dopo la presentazione estiva in pompa magna, non è più tornata sull’argomento, consapevole delle tante critiche  ricevute non solo sul piano estetico, ma anche per le modalità adottate. Di fronte ad un progetto che interessa uno spazio così importante e delicato come la Piazza ci saremmo aspettati maggiore ambizione, il coinvolgimento della popolazione, il ricorso a una progettazione complessiva che prendesse prima di tutto in esame la funzione della Piazza e l’intero spazio che necessita di interventi significativi anche sulla pavimentazione, non un’operazione di dubbio gusto e di puro maquillage. Per questo chiediamo formalmente in Consiglio Comunale il ritiro del progetto e la destinazione dei fondi GAL per  un piano di riqualificazione di Piazza Torre di Berta che nasca dalla partecipazione dei cittadini e delle associazioni culturali e che preveda un concorso di idee per una progettazione complessiva, coinvolgendo professionisti, esperti e artisti che possano portare soluzioni e proposte nuove. L’assessore Marzi si giustifica dicendo che non ha mai sentito di un concorso di idee che abbia  avuto riscontri positivi: probabilmente non ha mai messo il naso fuori dalla Valtiberina.