PD Sansepolcro: Bilancio 2017 una manovra senza contenuti e progetti – La discussione sul Bilancio di previsione per l’anno 2017, che si è tenuta nel Consiglio Comunale di martedì 21 marzo, ha evidenziato la mancanza di un progetto politico per la città da parte dell’amministrazione comunale.

La discussione sul Bilancio di previsione per l’anno 2017, che si è tenuta nel Consiglio Comunale di martedì 21 marzo, ha evidenziato la mancanza di un progetto politico per la città da parte dell’amministrazione comunale. Il bilancio di previsione, infatti, è lo strumento più importante di programmazione per qualunque amministrazione comunale nel quale confluiscono i progetti, le iniziative e i servizi gestiti dal Comune. In un contesto profondamente migliorato rispetto agli scorsi anni – per quello che riguarda le risorse pubbliche- che in passato invece hanno comportato tagli per il nostro Comune di oltre 3 milioni di euro in cinque anni, l’Amministrazione non presenta nessun nuovo progetto per la Città. La situazione finanziaria del Comune sta progressivamente migliorando: azzerate le spese per affitto scuole (200.000 euro annui), l’indebitamento diminuisce costantemente e nella legge di stabilità approvata dal Governo non ci sono oneri a carico dei Comuni. Le risorse liberate dalla lotta all’evasione fiscale, portata avanti dalla precedente amministrazione senza l’appoggio delle forze che fanno parte dell’attuale maggioranza, sono state iscritte in bilancio solo per quello che riguarda il 2017 senza tener conto di quelle già iscritte a ruolo nel 2016. Possibile che una mole di recupero – che ammonta al milione e mezzo di euro di tasse dei cittadini – non venga minimamente presa in considerazione nella programmazione e ci si continui a lamentare che non ci sono risorse? Nonostante tutto ciò l’amministrazione a guida Cornioli decide di percorre la strada di una eccessiva prudenzialità che si spiega soltanto con la mancanza di prospettiva tipica di chi non ha niente da proporre. Nel Bilancio, infatti, non ci sono risorse per le attività produttive, per le famiglie in difficoltà, per incentivi per il miglioramento o adeguamento sismico. Le brevissime relazioni degli Assessori mancano totalmente di programmazione con impegni generici e nessun contenuto: non si comprendono le priorità ma cosa ancora più grave non sono descritti nemmeno gli interventi che saranno effettuati nel 2017. Una su tutte quella dell’assessorato alla scuole e alle politiche giovanili che non menziona neanche i servizi per i giovani gestiti dal Comune come l’Informagiovani e i progetti con il SERT. Dopo la chiusura come Scuola, perché non sicura, si torna a parlare della “Luca Pacioli” come centro culturale. Come si può immaginare di destinarla ad attività cittadine anche per i giovani senza reperire risorse al suo miglioramento sismico? La relazione sul sociale dell’Assessore Vannini ancora una volta contempla soltanto gli interventi di aggregazione per gli anziani, ma non l’organizzazione dei servizi per la non autosufficienza o a favore dei minori.
Sul fronte della condivisione del bilancio i “paladini” della partecipazione non hanno fatto neanche un incontro pubblico o con le associazioni della città e forse, si percepisce, anche scarsi passaggi con la loro maggioranza consiliare. Dove è finito il bilancio partecipato tanto sbandierato in campagna elettorale? Nello stesso cestino del baratto amministrativo, misura voluta anche da diversi membri dell’attuale maggioranza, che oggi alla prova dei fatti non portano avanti questa azione di sostegno ai cittadini in difficoltà nel pagamento dei tributi comunali, trincerandosi dietro questioni burocratiche, quando il baratto amministrativo è utilizzato in molte città italiane e il nuovo codice degli appalti ne estende la portata.
Oltre all’inadeguatezza delle politiche di bilancio e alla mancanza di idee e contenuti, dobbiamo rilevare un altro aspetto molto preoccupante. A cosa saranno destinate le risorse aggiuntive che si materializzeranno durante l’anno per effetto del recupero da evasione e perché non si prendono minimamente in considerazione e si continua a programmare su ipotetiche risorse da alienazione di beni? Per un Sindaco che ha come obiettivo solo il consenso si tratta di risorse disponibili da utilizzare, giorno per giorno, per le singole richieste che si presenteranno e per accontentare pezzi di città. Una manovra che mette a nudo la ristretta visione politica di questo Sindaco, pronto a cambiare il mondo a parole, ma senza nessun progetto e nessuna idea per la Città.