Le promesse mancate dell’amministrazione Cornioli: impercettibile abbassamento della TARI e pochi investimenti

I numeri del Consuntivo 2017, il primo Bilancio dell’amministrazione Cornioli, ci restituiscono la fotografia di una amministrazione immobile che ha gestito solo l’ordinaria amministrazione senza sostenere la crescita e senza attenzione verso le categorie economiche. Il Bilancio 2017 si è chiuso con un aumento consistente della tassa rifiuti (Tari) di oltre il 4% e la riduzione insensata delle rate da 4 a 3 di cui l’ultima entro il 30 novembre, mese in cui cittadini e soprattutto le imprese sono oberate da numerose scadenze fiscali. Nessun segnale di attenzione per imprese e famiglie nemmeno con la programmazione del Bilancio per l’anno 2018 in cui l’amministrazione ha avuto la possibilità  di recuperare  e abbattere almeno l’aumento del 2017 della tassa rifiuti considerando che per la prima volta si è verificata una forte riduzione dei costi da parte del gestore che ha consentito a molti Comuni una diminuzione consistente dell’aliquota (in alcuni casi è scesa del 5-7 %) mentre a Sansepolcro ci siamo fermati ad un lieve 1%, impercettibile nelle tasche di cittadini e imprese. Per abbattere maggiormente la tassa bastava destinare, come promesso dall’assessore, le somme del recupero da evasione. Il progetto di recupero dell’evasione fiscale avviato dall’amministrazione Frullani nel 2015, i cui frutti erano attesi proprio nel biennio successivo, ha effettivamente dato risultati importanti considerando che da fine 2015 al 2017 sono state recuperati oltre 4.300.000 euro di Imu e Ici. Recuperi derivanti principalmente da morosità pregresse, ovvero difficoltà a pagare dei contribuenti, se è vero che tanta attività di controllo e recupero ha prodotto solo il 3,28 di aumento a regime di gettito ordinario, circa 100.000 euro annue.  E’ un dato che può sembrare positivo solo se ci si ferma ad una valutazione tecnica del bilancio, ma che in realtà esprime la grande difficoltà di famiglie e imprese ancora attanagliate dalla crisi economica a cui l’amministrazione non ha dato ad oggi nessuna risposta. Sul fronte degli investimenti l’amministrazione Cornioli si ferma al 9,97% contro il 33,91% del 2016 con importanti risorse confluite sull’avanzo di amministrazione destinate al cofinanziamento del progetto del Secondo ponte sul Fiume Tevere ereditate dalla passata amministrazione.

E’ certo che da un sindaco imprenditore ci saremmo aspettati maggiore attenzione alle imprese e alle categorie economiche che ancora nel nostro territorio non sono uscite dalla crisi e per le quali non bastano soltanto le promesse della campagna elettorale.